Ddl Concorrenza: da spiagge a concessioni idroelettriche, cosa cambia

Con 180 voti a favori, 26 contrari e 1 astenuto, semaforo verde dell’aula del Senato al ddl concorrenza che dà attuazione ad impegni del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il provvedimento passa ora all’esame della Camera cui sono stati riservati alcuni temi in particolare: tra questi taxi e Ncc, tlc e reti a banda ultralarga, controlli e semplificazioni per le imprese, Rcauto. Servirà quindi una terza lettura del Senato dove appunto l’esecutivo conta di chiudere la partita entro metà luglio.

L’ok arriva dopo settimane di braccio di ferro in commissione Industria, in particolare da parte di Lega e Fi sulle concessioni demaniali. Confronto serrato che si è allentato solo dopo che il premier Mario Draghi ha imposto un ‘aut aut’ alle forze politiche della sua maggioranza in nome di una delle riforme chiave del Piano di ripresa e resilienza. Secondo il cronoprogramma che si è dato l’esecutivo, la delega, trasmessa dal governo a Palazzo Madama nel dicembre scorso, deve chiudersi nella prima metà di luglio così da consentire l’approvazione dei decreti attuativi entro l’anno, rispettando la scadenza del PNRR.

I senatori hanno concentrato il loro esame su venti articoli e in commissione Industria è stata cancellata una norma del testo originario che riguardava le nuove procedure di nomina dei componenti delle Authority. Sui balneari invece sarà l’esecutivo ad occuparsi del ‘nodo’ sulle modalità di calcolo degli indennizzi per i concessionari uscenti, attraverso i decreti delegati. Vediamo in dettaglio le principali modifiche introdotte.

Spiagge, gare in 2023 ma con deroghe

Arriva la proroga fino al 2024 per le concessioni marittime, lacuali e fluviali per l’esercizio delle attività  turistico-ricreative e sportive, nel caso in cui emergano “ragioni oggettive” che impediscano la conclusione della gara “entro il 31 dicembre 2023” (come prescrive la recente sentenza del Consiglio di Stato). Tra le motivazioni del rinvio, “a titolo esemplificativo” ci sono: la “pendenza di un contenzioso” o “difficoltà oggettive legate all’espletamento della procedura”. L’atto dovrà comunque essere “motivato”. Spetterà al Mims trasmettere al Parlamento entro il 30 giugno 2024 “una relazione concernente lo stato delle procedure selettive al 31 dicembre 2023, evidenziando in particolare l’esito delle procedure concluse e le ragioni che ne abbiano eventualmente impedito la conclusione”.

Indennizzi balneari, le novità

Entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge l’esecutivo dovrà varare i decreti delegati per stabilire, tra l’altro, i criteri di calcolo degli indennizzi per i balneari uscenti che saranno a carico dei nuovi concessionari

Concessioni idroelettriche, un anno in più su gare

Confermata la ‘regionalizzazione’ delle concessioni idroelettriche e, con una modifica della commissione Industria, viene fissato al 31 dicembre 2023 (un anno in piu’ rispetto al precedente termine) il termine finale entro il quale devono essere avviate le gare. Nel caso di concessioni che hanno un termine di scadenza precedente il 31 dicembre 2024, le Regioni possono prorogare a favore dell’attuale o ex concessionario fino a tre anni oltre la data di entrata in vigore della legge.

Servizi pubblici locali

Resta confermata la delega al governo, da esercitare entro 6 mesi, per il riordino dei servizi pubblici locali come viene confermato l’obbligo per gli enti locali, negli appalti sopra soglia comunitaria, di giustificare con una motivazione la scelta di ricorrere alla gestione in-house ma questo obbligo non sara’ piu’ “anticipato”

Gas, verso gare comuni

Tra le modifiche introdotte in Senato, i Comuni potranno concedere piu’ tempo (60 giorni invece di 30) ai gestori uscenti affinchè forniscano all’ente locale le informazioni necessarie per predisporre il bando. Si prevede, inoltre, nell’ambito del decreto dei ministri della Transizione ecologica e degli Affari regionali, sentita l’Arera, che tra i criteri dovrà esserci anche una valutazione degli interventi piu’ rispondenti al rinnovato quadro tecnologico.